La Castagna, il frutto emblema dell’autunno ha una giornata in suo onore: il 20 ottobre. Ecco i moltissimi motivi per cui festeggiare per e con le castagne!
Se ogni stagione ha il suo fiore, per me l’autunno ha il suo frutto: la castagna. È uno dei simboli più rappresentativi di questo periodo e, al solo vederla, riaffiorano immagini calde e piene di felicità: la gita in famiglia nei castagneti, le chiacchiere allegre davanti al fuoco scoppiettante di caldarroste e il passeggio tra le bancarelle, riscaldato dal cartoccio di marroni.
Questo frutto panciuto, dal colore intenso e brillante, deriva dal castagno, pianta latifoglie di origine antichissima, di cui si ha testimonianza fin dalla preistoria. Lo storico Senofonte definì il castagno “l’albero del pane” in quanto rappresentava un modo facile ed economico per sostituire il riso o il pane ed era un elemento immancabile sulle tavole dei contadini. Oggi i castagneti ricoprono vaste aree dell’Italia e dei paesi mediterranei ed è proprio grazie a una donna, Matilde di Canossa, se le piante crescono e fruttificano molto di più, secondo la disposizione degli alberi di cui lei stessa fu l’inventrice: “il sesto matildico”. Nell’affascinante storia di questo frutto autunnale c’è un’altra importantissima donna che fa da protagonista: la Regina Giovanna I d’Aragona. Durante una battuta di caccia in Sicilia, la Regina e i suoi cento cavalieri furono sorpresi da un violento temporale e trovarono rifugio sotto a un imponente castagno. Oggi l’albero viene chiamato, proprio per questa ragione, “il Castagno dei Cento Cavalli” e con i suoi circa 4 mila anni è con ogni probabilità l’essere vivente più vecchio d’Europa e l’albero più grande d’Italia.
Dentro il suo riccio spinoso è protetto un vero tesoro: la castagna, oltre a regalare moltissimi modi per gustarla, ha incredibili proprietà nutritive. Ha un alto contenuto di sali minerali, fibre e potassio ma soprattutto è un frutto naturalmente sano. La sua coltivazione, infatti, non richiede l’uso di sostanze chimiche grazie al suo riccio protettivo.
I motivi per festeggiare questo delizioso prodotto dei boschi sono veramente tantissimi e, infatti, a cavallo tra ottobre e novembre, la penisola si anima di sagre e feste per celebrare la castagna: tra danze popolari, vino e cartocci di gustose caldarroste, questi sono gli appuntamenti autunnali che amo, le occasioni che questa stagione meravigliosa ci offre per festeggiarla. Perché l’autunno non è foglie secche e alberi spogli ma vivi momenti di gioie per l’anima e per il palato!
Voglio lasciarvi con un’antica credenza popolare: La tradizione ancora oggi tramandata da alcune nonne vuole che per allontanare il raffreddore, si tenga una “Castagna Matta” nella tasca del cappotto. Questa curiosa usanza nasce dal fatto che il frutto dell’Ippocastano, simile alla castagna ma tossico e non commestibile, contenga l’escina, che aiuta a lenire asma e problemi respiratori nei cavalli. Per questo motivo il frutto di quest’albero viene anche chiamato “la castagna di cavallo”.