Elegante e femminile, leggenda vuole che il fiore abbia un legame speciale con due astri notturni: Luna e Venere.
Le sue meravigliose note olfattive, non a caso, si esprimono al massimo proprio dopo il calar del sole.

Il gelsomino (Jasminum) è una pianta ornamentale molto amata, appartenente alla famiglia delle Oleaceae. Nelle culture asiatiche e arabe, i suoi cinque delicati petali simboleggiano l’amore divino e, in alcuni paesi arabi, si crede che il paradiso abbia proprio il profumo di questo fiore. Di solito è prassi regalarlo perché considerato portatore di felicità e amore, ma assume un significato diverso in base al colore. Bianco rappresenta l’amore e il garbo, giallo la felicità e rosso (rara specie dell’India) il desiderio.

Originario del Medio Oriente e del Sudamerica, il fiore sbarca in Europa grazie a dei navigatori spagnoli (fra il 1524 e il 1528) e leggenda vuole che, in Italia, fosse di proprietà esclusiva di Cosimo I de’ Medici che, coltivandolo solo nei suoi giardini, ne proibiva dunque la diffusione. Si narra però che un giovane giardiniere ne sottrasse una piantina per donarla alla sua innamorata, che la fece crescere. Molte persone, colpite dalla bellezza e dal profumo, iniziarono a richiederne i fiori e, con i soldi guadagnati dalla vendita, i due riuscirono a convolare a nozze. Per questo, in Toscana, è tradizione aggiungere un rametto di gelsomino al bouquet delle spose, come segno di prosperità.

Con le sue 200 specie differenti, il gelsomino viene usato sin dall’antichità per la cura e il benessere di corpo e mente. Solo per fare qualche esempio, in aromaterapia viene utilizzato per contrastare stati depressivi ed ansiosi. Ha proprietà cicatrizzanti, allevia i dolori mestruali, aiuta in caso di tosse o raffreddore e facilita il sonno. Il suo olio, inoltre, è usato per la produzione di saponi, creme e raffinate fragranze.

L’essenza unica del gelsomino ha ispirato molti brand famosi. Dior ha declinato il fiore nell’iconico profumo “J’Adore”, Guerlain lo ha celebrato con “Jardins de Bagatelle”, Acqua di Parma si è ispirata alla sua essenza per l’Eau de Parfum “Gelsomino Nobile” e Olivier Polge, per Chanel, lo ha accostato allo ylang-ylang, alla tuberosa di Grasse e al fiore d’arancio, per realizzare la fragranza “Gabrielle”. A Grasse, ogni anno, il primo weekend di agosto si celebra perfino una festa in suo onore, con laboratori interattivi e fabbriche di profumi aperte.

Una piccola curiosità: sapevi che quello che il più delle volte viene scambiato per gelsomino, in realtà è il falso gelsomino, tecnicamente chiamato rincospermo. Dal simile profumo buono e avvolgente, appartiene alla famiglia delle Apocynaceae e, rispetto al gelsomino, è sempreverde e molto più resistente a vento e basse temperature.

E tu? Quale fiore ti fa chiudere gli occhi e sorridere appena ne senti il profumo?

Buona Primavera, tra fiori, stile e profumi!
Viviana Grunert

 

Articolo tratto da Vivi a Fiori N.2 – Estate 2021, www.viviafiori.it



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